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4 Marzo 2024

Nel corso del 2023, le emissioni di anidride carbonica (CO2) hanno raggiunto un nuovo record (anche se le rinnovabili continuano a crescere)

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l recente report del Clean Energy Market Monitor dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) presenta una situazione paradossale: nel corso del 2023, le emissioni globali di anidride carbonica (CO2) correlate all'energia hanno registrato un incremento dell'1,1%, raggiungendo un nuovo record. Tuttavia, questo aumento è stato meno marcato rispetto all'anno precedente, nonostante una crescita nella domanda totale di energia. Questo fenomeno indica che l'espansione delle fonti energetiche pulite, come il fotovoltaico, l'eolico, il nucleare e le auto elettriche, ha contribuito a mitigare l'incremento nell'uso dei combustibili fossili. Un risultato non scontato, considerate le sfide causate dalla pandemia, dalla crisi energetica conseguente all'invasione russa dell'Ucraina e dalla nuova stabilità geopolitica derivante dal conflitto in Medio Oriente. Fatih Birol, direttore esecutivo dell'IEA, ha commentato: "La transizione verso un'energia pulita negli ultimi cinque anni ha affrontato una serie di stress test, ma ha dimostrato la propria resilienza".

Nel corso del 2023, le emissioni globali di anidride carbonica (CO2) hanno raggiunto quota 37,4 miliardi di tonnellate, registrando un aumento di 410 milioni di tonnellate rispetto all'anno precedente. Questo incremento, secondo l'IEA, può essere attribuito principalmente alla siccità che ha colpito diversi Paesi, riducendo la produzione di energia idroelettrica, e alla ripresa economica della Cina. Le siccità estreme, in particolare negli Stati Uniti e in Cina, hanno causato una significativa carenza di energia idroelettrica, spingendo i Paesi a ricorrere con maggiore intensità ai combustibili fossili per colmare il deficit. Si stima che l'assenza di contributo dall'energia idroelettrica abbia inciso per oltre il 40% sull'aumento complessivo delle emissioni, che altrimenti sarebbero diminuite. Allo stesso tempo, la riapertura dell'economia cinese dopo le restrizioni imposte dalla pandemia da COVID-19 ha portato ad un aumento delle emissioni in Cina, con un incremento di circa 565 milioni di tonnellate rispetto all'anno precedente.

Tuttavia, le economie più avanzate hanno registrato un calo storico delle emissioni di CO2, raggiungendo il livello più basso degli ultimi cinquant'anni nonostante la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL). Questo calo è stato determinato da una serie di fattori, tra cui la diffusione delle energie rinnovabili, la transizione dal carbone al gas, miglioramenti nell'efficienza energetica e una produzione industriale più contenuta. Il 2023 ha segnato anche il primo anno in cui almeno la metà della produzione di elettricità nei Paesi avanzati è stata generata da fonti a basse emissioni, come le rinnovabili e il nucleare.

Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023, l'energia da fonti rinnovabili è cresciuta al doppio rispetto ai combustibili fossili, accelerando la transizione energetica nell'ultimo decennio. L'adozione su larga scala dell'energia eolica e fotovoltaica ha permesso di evitare un consumo annuo di carbone equivalente alla produzione energetica combinata dei settori elettrici di India e Indonesia. Inoltre, ha contribuito a una diminuzione della domanda annuale di gas naturale pari alle esportazioni russe verso l'Unione Europea prima dell'invasione dell'Ucraina. Senza l'adozione delle energie pulite, l'aumento globale delle emissioni di CO2 negli ultimi cinque anni sarebbe stato triplicato.

Nonostante ciò, lo sviluppo delle energie rinnovabili rimane concentrato principalmente nelle economie avanzate e in Cina. Nel 2023, questi Paesi hanno rappresentato il 90% dei nuovi impianti solari fotovoltaici ed eolici a livello globale e il 95% delle vendite di veicoli elettrici, che hanno rappresentato una nuova auto su cinque a livello mondiale. Di conseguenza, l'IEA sostiene la necessità di una cooperazione internazionale per aumentare gli investimenti e promuovere la diffusione delle energie rinnovabili nelle economie emergenti e in via di sviluppo.

Nonostante la crescita delle emissioni inquinanti, la Cina si distingue per lo sviluppo delle tecnologie per l'energia pulita. Nel corso dell'ultimo anno, ha aggiunto una quantità di capacità solare fotovoltaica pari a quella del mondo intero nel 2022.




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